La professione investigatore privato sembra essere una delle meno diffuse nel nostro Paese, poiché intraprendere questo lavoro è molto complesso, ma di sicuro ricco di emozioni e nuove esperienze.
Gli ambiti nei quali specializzarsi sono il privato, commerciale, aziendale, assicurativo e per la difesa penale.
La laurea che occorre per diventare un investigatore privato è quella in Scienze delle Investigazioni, Giurisprudenza, Criminologia, Psicologia, Sociologia, ed in generali altre facoltà espressamente indicate nel DM269/2010.
Dopo aver conseguito la laurea, la strada per poter esercitare la professione di investigatore privato è ancora lunga; non tutti sanno infatti che, per richiede la licenza investigativa alla Prefettura di competenza è obbligatorio svolgere almeno 3 anni di servizio come collaboratore C.I.I.E. (vedi DL 269/2010), assunto presso un agenzia investigativa che sia autorizzata dalla Prefettura da almeno dieci anni.
La figura del tirocinio o del praticantato, in questo settore è vietata per legge, ovvero il tirocinante non può svolgere attività investigative in strada e deve limitarsi ad osservare l’investigatore privato nelle operazioni che si espletano in ufficio, ben poche. Quindi l’inserimento professionale è divenuto molto più complesso degli anni passati, quando sarebbe bastata una semplice segnalazione alla Questura.
Il DL 269/2010 ha stravolto il mondo delle investigazioni in maniera positiva, garantendo più diritti agli investigatori privati e pretendendo maggiore formazione e quindi professionalità, dalle nuove leve che verranno chiamate a rispondere ad incarichi investigativi sempre più complessi.
Tale percorso, di sicuro molto lungo e tortuoso, deve necessariamente essere accompagnato da continua formazione, che garantisca in futuro di essere sempre aggiornati e al passo con le nuove tecnologie investigative e con le norme che regolamentano l’attività.
E’ importante sapere a mio avviso, che le nozioni universitarie acquisite presso le facoltà di Criminologia o Scienze delle Investigazioni, poco hanno a che fare con la professione dell’investigatore privato sia a Roma che nel resto del paese.
Di fatti in queste facoltà impartiscono nozioni di criminologia, scienze forense o di diritto, che non favoriranno in alcun modo l’eventuale assunzione del neo-laureato che si affaccia nel mondo dell’investigazione privata.
Sarebbe piuttosto importante dare a questi giovani, delle nozioni normative ed operative più utili e specifiche, fornendo loro strumenti operativi più congeniali alla professione d’investigatore privato.
Per quanto riguarda il compenso percepito da un collaboratore investigativo ad incarichi elementari, durante il periodo di servizio presso una ipotetica agenzie investigative accreditate, il contratto nazionale collettivo prevede diverse forme di assunzione, con importi che si aggirano attono ai € 10,00 circa, orari, lordi.
Passione, dedizione e costanza sono le carte vincenti per diventare un investigatore privato professionista, nulla in questa professione, potrà essere lasciato al caso e nulla dovrà compromettere il vostro futuro lavorativo; in questo mestiere una distrazione potrebbe costarvi cara, potreste perdere la licenza investigativa o nella peggiori delle ipotesi, finire in galera…occhio!