Mentre fino a qualche anno fa era possibile sfruttare un buco di sistema che consentiva a chi lo volesse, di leggere tutte le conversazioni non crittografate scambiate tra i contatti, oggi il programma WhatsApp è divenutato più macchinosa e difficile da “bucare”; si pensi che gli enti governativi di mezzo mondo, investono ingenti risorse per tentare di decifrare i servizi di messaggistica senza giungere al successo.
Essendo un investigatore privato a Roma ricevo con molta frequenza richieste illegali da parte di utenti che hanno il solo scopo di spiare altre persone. Queste richieste sono un chiaro sintomo di come la nostra società sia peggiorata e di come la tecnologia abbia reso molte persone ossesive e patetiche.
Nell’ambito delle indagini atipiche svolte dalla PG, le intercettazioni sono un valido strumento investigativo che implica l’ascolto e la registrazione di conversazioni tra parti terze, senza il loro consenso espresso.
L’intercettazione non viola soltanto la privacy, ma costituisce anche una violazione dei diritti costituzionali, in particolare dell’articolo 15 della Costituzione italiana, il quale afferma che la libertà e la segretezza della comunicazioni sono inviolabili, se non per le indagini di PG.
È possibile intercettare WhatsApp? È possibile estrapolare in modo occulto, i messaggi inviati tramite WhatsApp?
La risposta è semplice…NO, giacché ogni messaggio o chiamata compiuta su WhatsApp è crittografata e non può essere letta da altri.
La crittografia end-to-end impedisce a terzi di leggere i messaggi scambiati nelle chat. I messaggi inviati sono cifrati e vengono decifrati solo quando arrivano al destinatario, garantendo così, la riservatezza delle conversazioni.
L’unico modo per intercettare WhatsApp è quello di installare un software spia all’interno del telefono che si desidera monitorare, consapevoli del fatto che le app di spyphone sono illegali e che la loro installazione risulta impossibile senza avere l’accesso fisico dello smartphone, sbloccato.
Come tutelarsi?
Occupandomi di investigazioni e sicurezza presso la mia agenzia investigativa a Roma, posso affermare che per proteggersi sia necessario utilizzare una password alfanumerica sul proprio cellulare, o meglio ancora, qualora previsto nel terminale, abilitate il lettore di impronte digitali. Un altro sistema è quello di munirsi di un ottimo antivirus da tenere sempre aggiornato con le ultime versioni di default.